Margot, parole, musica. Ecco la “Cantologia”

di Giuseppe Barbanti

La Stagione del Teatro Universitario di Cà Foscari a Santa Marta propone questa sera alle 20.30, un appuntamento veramente eccezionale con Margot Galante Garrone, attiva nel mondo dello spettacolo italiano da oltre mezzo secolo spaziando in ambiti diversissimi, che presenta “Cantologia” un’antologia di canzoni e di poesie da lei messe in musica. Negli anni Sessanta del secolo scorso è stata, giovanissima, una delle esponenti di spicco di Cantacronache, primo riuscito tentativo in Italia di dar vita a una nuova canzone di militanza e di protesta, che negli Stati uniti, già dagli anni Trenta, può contare su Woody Guthrie e in seguito su Pete Seeger, gli Almanac Singers, fino a giovanissimi folksingers che transitano per il Greenwich Village (Bob Dylan, Ioan Baez, Phjl Ochs eccetera). Margot, questo il suo nome d’arte, dalle raffinate qualità canore, grazie alla voce cristallina, da allora a oggi attraversa più di cinque decenni di cultura italiana — come lei stessa ha spiegato — fra canzone, teatro, regia, utopie politiche. Per dare un'idea ad un tempo della statura della Galante Garrone, la cui vicenda umana per ascendenze familiari dirette ed acquisite si intreccia con la storia politica e musicale del Novecento italiano, e della varietà della sua proposta artistica val la pena di riprendere un passo della presentazione scritta da Italo Calvino al disco “Canzoni di una coppia" inciso nel 1961 “Autrice dei versi e della musica delle sue canzoni, oltreché interprete, Margot ha due anime: quella barricadera, che l'ha portata, dai suoi esordi col gruppo di “Cantacronache”, a riprendere la tradizione dei «canti di protesta" di tutti i tempi e di tutti i paesi; e quella intimista, attenta a tutte le sfaccettature e gli spigoli della quotidiana psicologia coniugale». Ma a Venezia, dove si trasferì dopo il matrimonio con il musicologo Giovanni Morelli, Margot Galante Garrone è da più di un quarto di secolo la fondatrice e capocomica della compagnia di teatro di figura “La Fede delle Femmine", nata dalla collaborazione con una scenografa con lunga esperienza di cinema (Paola Pilla) e una giornalista esperta di illuminotecnica (Margherita Beato): da musicista, si occupa da sempre oltre che di regia ed animazione anche della colonna sonora degli spettacoli. Da qui parte un’esperienza unica di marionette senza parole basata tutta sul ritmo musicale ormai ben conosciuta in Italia e all'estero. Ora Margot Galante Garrone torna con questa serata al suo primo amore di una stagione lontana della sua vita. Sarà accompagnata da Domenico Santaniello (contrabbasso e violoncello) e Lallo Orlandi (chitarra). Gli intermezzi narrativi sono affidati a Paolo Puppa.