Il titolo del gruppo è ispirato al primo verso di un’aria metastasiana («È la fede degli amanti — come l’ARABA FENICE che ci sia ciascun lo dice — dove sia nessun lo sa»), trasformata da Da Ponte per il «Così fan tutte» di Mozart in

«E la fede delle femmine, ecc.». A tutti gli effetti la compagnia c’è, e per definire anche che cos’è e dove sia, si e costituita in accademia per la ricerca e la promozione dell’arte della marionetta, nella specie esclusiva del piccolo teatro musicale e del ballo pantomimico. Generi nei quali la compagnia si e specializzata, realizzando in proprio e direttamente tutti gli allestimenti, in tutti i momenti tecnici e artistici della progettazione e della esecuzione (drammaturgia, scene e costumi, colonne sonore, regia, macchine, illuminazione, attrezzistica, nonché la costruzione laboriosissima di tutti i personaggi animati e inanimati).

LA GRANDE BRETÈCHE

Autore: La Fede delle FemmineMusiche: C. W. Gluck, G. Kurtàg, N. Rota, C. Saint- Saëns

Lo spettacolo, della durata di un’ora, si connota come una rappresentazione multimediale nell’esiguo spazio di un teatrino di marionette.
“Multimediale” perché, come interventi, prevede (oltre all’ovvia presenza delle marionette) la proiezione (che farà da fondale allo spettacolo) di un video, e la partecipazione “dal vivo” di attori (le marionettiste stesse).

Lo spunto narrativo è un racconto fra i meno conosciuti di Honoré de Balzac: la Grande Bretèche.
La storia, che verrà supportata dalle musiche di Gluck, Kurtàg, Saint-Saens e Rota (un Rota raro e prezioso), è una cupa tragedia che ha come sfondo una dimora di campagna (la “Grande Bretèche”, appunto) della profonda provincia francese, nei primi anni dell’800.
Un classico “triangolo” (lui, lei, l’altro), riverberato da tinte fosche, e condotto dai protagonisti a un esasperato , imprevedibile, orrido e grottesco finale.

Elenco spettacoli

MantovaFestivaletteratura
Palazzo Ducale
settembre 2003

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